La soupe à l’oignon gratinée (zuppa di cipolle gratinata) è un piatto favoloso della cucina francese, che io preparo secondo la ricetta del libro “L’Abbuffone” di Ugo Tognazzi.
Se non lo conoscete, ve ne consiglio la lettura perché è un piacere leggerlo, che cuciniate o no.
Gli ingredienti per sei persone:
- 1 chilo di cipolle bianche
- 1 etto di burro
- 1 litro e mezzo circa di brodo fatto con il dado
- 200 grammi di gruyère (che non è il groviera)
- Qualche cucchiaio di parmigiano reggiano grattuggiato
- Alcune fette di pane casareccio tostato
- 1 bicchierino di porto
- sale
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 2 ore
Non spaventatevi per i tempi lunghi: ci vogliono, ma non significa che per due ore dovrete stare lì a contemplare le cipolle che cuociono.
Non spaventatevi nemmeno per il burro, in fondo va diviso per sei porzioni. Ho provato a sostituirlo con l’olio, ma mentre il burro ammorbidisce e scioglie la cipolla, e aiuta a contrastarne il sapore intenso, l’olio tende un pochino a friggerla, e non si arriva allo stesso risultato. E’ buona, ma non è la stessa.
Infine, il gruyère: si trova facilmente anche nei supermercati, forse non confezionato, ma al banco della gastronomia. Lui è insostituibile!
Cominciamo: Sbucciate le cipolle, lavatele, affettatele più sottili possibile, mettetele in un tegame con il burro e fatele cuocere molto, molto lentamente, per circa un’ora. Devono diventare morbidissime, trasparenti, quasi disfatte. In cottura, salate leggermente.
Scaldate il brodo in una pentola di terracotta, e trasferite le cipolle, una volta che sono pronte. Lasciatele sobbollire per un’altra mezz’ora circa, fino a ottenere quasi una crema.
Nell’attesa di quanto sopra, grattugiate il parmigiano, tagliate a dadini il gruyère, tostate le fette di pane.
Mezz’ora prima di andare in tavola, procedete così: accendete il grill del forno a 200°; affogate nella zuppa di cipolle le fette di pane, distribuendole in modo ordinato; distribuite sulla superficie i pezzettini di gruyère, il parmigiano, infine il bicchierino di porto. Mettete la pentola nel forno e fate gratinare la superficie. Lasciate raffreddare fuori dal forno qualche minuto, per evitar ustioni, quindi servite la vostra francesissima (con il tocco italiano del parmigiano) soup à l’oignon.
Prevedete richiesta di bis soprattutto da chi, entrando in cucina, si sarà lamentato dell’odore e avrà storto il naso all’idea di mangiare una volgare zuppa di cipolle: sono i più, piacevolmente, sorpresi!
Vini: Alcamo bianco, Vermentino di Sardegna
La cipolla bionda di Giuseppe Carta, così perfetta da sembrare una fotografia
Solo solo per il nome del blog, congratulazioni!
Grazie! Non guardo molta tv, ma magari seguirti mi invoglierà 😉
Eheh, non ci conterei molto, di solito la maltratto abbastanza.
E’ un piatto che mi stuzzica molto, ma che finora non ho mai provato. Devo rimediare!!!. Il gruyere da me non si trova così facilmente, perlomeno nel supermercato dove faccio la spesa di solito, devo però cercarlo meglio. Se proprio non lo dovessi trovare, con quale formaggio potrei sostituirlo (anche perchè in molte ricette usano emmental o groviera)?
Strepitosa, confermo,il bis e il bisbis è matematico, quindi se siete in sei conviene proporzionare la ricetta per otto!
E’ vero! In effetti mi accorgo che non so dire se è buona anche il giorno dopo, non è mai successo che avanzasse …