Ho sempre cercato, istintivamente, di non sprecare il cibo
Per molti anni ho pensato che fosse così per tutti
Durante Expo 2015, ho capito che no, non è così, che ero un’eccezione.
Durante Expo 2015 ho conosciuto Andrea Segré, un uomo straordinario che ha fondato Last Minute Market e che da molti anni si batte per insegnare a contenere lo spreco del cibo
Perché? Semplice e intuitivo:
Abbiamo un Pianeta solo. Uno solo. Uno
Siamo sempre di più (10 miliardi ipotizzati nel 2050)
Ora, o speriamo in un provvidenziale asteroide che cada su altre teste ed elimini la concorrenza che si nutre come noi (pensiero poco carino, direi), o ci diamo un regolata
Vi lascio da leggere, sempre da Andrea Segré
CINQUE MOSSE A PROVA DI SPRECO
e a seguire un po’ di numeri che chiariscono bene il problema.
Buona lettura e, per favore, ricordatevi di NON SPRECARE
primo: check in
Fai la spesa passando in rassegna frigorifero, dispensa – e cantina, per chi c’è l’ha – incrociando il numero dei commensali
secondo: chek-out
Evita le sirene del marketing: il 3×2, gli sconti e il sottocosto non servono se ti metti in viaggio
terzo: weight & waste watchers
Pesa gli alimenti e soppesa i tuoi invitati prima di cucinare quantità che si adattano meglio a una caserma
quarto: day after sharing
Recupera tutto ciò che rimane dopo pranzi & cene e condividi quello che avanza
quinto: #zerowaste #sprecozero
Differenzia nei bidoni o nei sacchi dedicati della spazzatura tutto ciò che resta a tavola, dagli avanzi agli imballaggi
Lo spreco alimentare domestico è il buco nero dello spreco di cibo, in Italia e nel mondo. Ecco i dati sullo spreco reale nelle case degli italiani, monitorati – per la prima volta in Italia! – attraverso il test dei Diari di famiglia promosso dal progetto Reduce del Ministero dell’Ambiente – Università di Bologna DISTAL con la campagna Spreco Zero:
lo spreco settimanale pro-capite è di 700,7g; il valore dello spreco alimentare pro-capite a settimana è di 3,76€; il valore dello spreco alimentare pro-capite annuale è 196€, il valore dello spreco domestico nazionale è di 11.858.314.935€, che corrisponde allo 0,69% del PIL (PIL 2017 Valori a prezzi correnti fonte ISTAT).
Cosa sono i Diari di Famiglia? Un campione statistico di 400 famiglie di tutta Italia ha annotato per una settimana i riscontri quali-quantitativi del cibo sprecato. Si tratta dunque di dati monitorati e ‘certificati’ e non di percezioni come per tutti gli altri sondaggi.
Spreco per motivazione (%)
Non consumato in tempo (ammuffito, scaduto, avariato) 45,8
Cucinato, preparato, servito troppo 18,2
Preferenze personali (non mi piace, eccetera) 25,8
Errore d’acquisto (troppo/sbagliato) 0,3
Accidentale (piatto caduto, pietanza bruciata, altro) 1,8
Avanzo figli 5,7
Altro 2,4
Totale 100,0
Prodotto Percentuale sul totale di spreco evitabile (%)
Verdura 24,9
Frutta 15,6
Carne e derivati 6,1
Pesce e derivati 2,2
Uova e derivati 0,8
Pasta, riso e cereali (p. cerealicoli) 8,0
Legumi 1,8
Prodotti da forno (pane, pizza, ecc.) 11,6
Latte e latticini 17,6
Torte e desserts 0,9
Bevande 4,5
Condimenti, salse, erbe, spezie 2,5
Snack, biscotti e merendine 1,8
Altro 1,6
Totale 100,0
condivido tutto! molto interessante questo blog
anche io, da molti anni, perseguo l’obiettivo di non sprecare e vedo miglioramenti continui
Grazie
Tutte parole ” sante” …assolutamente non si deve sprecare nulla. Saper fare la spesa e saper organizzare frigo e dispensa è fondamentale. Grazie Paola e buonanotte😘😊😘
Post utilissimo. Sono norme che io adotto, ma dobbiamo diffondere questa filosofia di vita. Per esempio i 3×2 spesso si tramuta in prendi 3 e butti 2.
giusto! 🙂
Anche io faccio parte di quella schiera che non spreca nulla e riciclando tutto, ripresentandolo sotto un altro aspetto o congelando e riproponendo dopo qualche giorno.
Tu mi dai spesso suggerimenti
Sono numeri da capogiro.
Fortunatamente faccio anch’io parte di quella cerchia di persone che non spreca, che acquista e cucina solo il necessario e si ingegna ad utilizzare praticamente tutta la materia a disposizione (le prime volte il mio nuovo fruttivendolo restava allibito al mio reclamo se tagliava via parte delle verdure che a suo modo do vedere, o per esperienza, la gente non utilizza).
Sono contenta quando leggo parole come le tue, perchè purtroppo ci sono ancora tante, troppe persone che letteralmente si vergognano di non sprecare
Ma bisogna andarne fieri! Altro che vergognarsene!! Queste persone hanno forse il timore di esser tacciati come tirchi? Assurdo! Esser tirchi è tutto un altro paio di maniche. Sarà che noi genovesi siamo da sempre parsimoniosi, e la maggior parte della gente non ha neppure la minima idea di cosa significhi la parola parsimonia, e la scambia con l’esser tirchi… mah! In ogni caso questo discorso, mi ha dato lo spunto per un post. Buona giornata Paola cara
alè, sei la seconda. Spreco ispiratore 🙂
Io bel mio post mi spingerò forse un pochino fuori strada… ma… ti lascio la sorpresa 😉
giusto!
Pingback: Lotta allo spreco – Non Solo Campagna – Il blog di Elena
C’è da riflettere leggendo questi dati, è troppo lo spreco di alimenti e denaro.
Nel mio piccolo cerco di non sprecare e, se possibile, riciclare gli alimenti sotto nuove ricette.
Buona giornata cara Paola 🙂
Brava, nello specifico è proprio il pochino che ognuno di noi può fare a casa che fa la differenza
Devo dire che seguo abbastanza queste regole e, infatti, mi capita di sprecare molto poco. Mi è venuto in mente un post…
Lo leggerò volentieri, l’unione fa la forza
Ho fatto un post su alcuni motivi dello spreco. Quello che ho constatato per me.
Grazie. Ora devo scappare, ma ho visto che mi hai citata. Quindi ri-grazie!
Di niente. Se un post mi ispira lo cito, è doveroso.