Tra le attività più trendy di questi ultimi anni c’è sicuramente la coltura dell’orto sul balcone. Ho doversi amici che, con risultati (e ansie) alterni, hanno sostituito rose e gerani con pomodori e insalata.
Personalmente, ho concentrato le mie attenzioni verso le erbe aromatiche: più contenute nelle dimensioni, regalano il piacere infinito dei loro freschissimi profumi fin dal momento in cui le si raccoglie.
Questo risotto alle erbe, semplicissimo ma davvero buono e molto bello, ne rappresenta la completa utilizzazione.
Ecco gli ingredienti, per quattro persone:
• 320 grammi di riso Carnaroli o Superfino Arborio o Vialone Nano (i migliori per il risotto)
• 1 cipolla piccola
• 1 spicchio d’aglio
• 5 cucchiai di olio evo
• 1 bicchiere di vino bianco secco
• 1 litro circa di brodo preparato con il dado casalingo, oppure è perfetto anche un brodo di verdura
• 1 bel trito composto da tutte le erbe aromatiche che riuscite a trovare (le mie sono: prezzemolo, basilico, rosmarino, salvia, maggiorana, menta, erba cipollina, timo, tutte fresche)
• Abbondante Parmigiano reggiano grattuggiato
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 15-20 minuti (il tempo necessario per cuocere il riso)
Tritate finemente la cipolla con lo spicchio d’aglio privato dell’anima.
Scaldate il brodo.
In un tegame di coccio o di alluminio, mettete l’olio, scaldatelo a fuoco dolce e fate insaporire il trito di aglio e cipolla. Aggiungete il riso, fatelo tostare qualche minuto mescolando in continuazione, di modo che tutti i chicchi diventino belli lucidi. Versate il vino bianco e fatelo sfumare, sempre rimescolando (non più continuamente, ma spesso). Ora versate alcuni mestoli di brodo nel risotto e lentamente portatelo a cottura, mescolando ogni tanto, e aggiungendo brodo man mano che si consuma.
Ora che l’attenzione verso il riso non deve più essere continua, preparate le erbe: raccogliete i rametti belli freschi, regolandovi per le proporzioni secondo il gusto personale, senza dimenticare che alcune erbe, come la menta e la salvia, hanno un sapore più deciso, e vagamente amaro, rispetto a maggiorana, basilico e rosmarino. Pulite i rametti sotto il getto debole dell’acqua corrente, quindi staccate con pazienza le foglie e trasferitele sul tagliere. Tritate le erbe abbastanza finemente.
Tenete il risotto molto al dente, e un attimo prima di spegnere il fuoco, aggiungete le erbe, rimescolate attentamente, infine mantecate con un po’ di parmigiano reggiano grattuggiato, da proporre anche in tavola.
Servite subito, possibilmente su piatti chiari, per far risaltare il verde brillante delle erbe. Decorate con qualche foglia di erba intera, diverse per ogni piatto (in una un rametto di rosmarino, nell’altro due foglie di salvia, nel terzo qualche stelo di erba cipollina …)
Strategie: Penso sia inutile aggiungere che il cocktail di erbe è del tutto personale, oltre che stagionale
Variazioni sul tema: Se siete fuori città e potete procurarvi qualche fiore commestibile (tarassaco, calendula, zagare, gelsomino, oltre che i fiori delle erbe stesse) avrete modo di aggiungere un tocco di originalità, oltre che un colpo estetico, al vostro risotto.
Vino: Vermentino ligure, oppure le bollicine del Prosecco di Valdobbiadene