Le feste natalizie sono passate, un po’ sotto tono rispetto al passato. Ho sentito chi non si è fatto prendere dalla voglia di confronto con gli anni passati, e tutto sommato le ha passate bene, e chi ha fatto un po’ più fatica a calarsi in questa situazione diversa.
Ma, come dicevo, le feste sono passate, e probabilmente hanno lasciato in frigorifero qualche avanzo, qualche acquisto in esubero che non è stato consumato e che ora bisogna smaltire.
Se è avanzata una confezione di salmone affumicato, non scartatela, ma usatela per preparare questa velocissima pasta al salmone.
La pasta con salmone affumicato e panna era un piatto classico, qualche decennio fa.
Ora abbiamo imparato che forse tutta questa panna, in cucina, non è così indispensabile, ma possiamo fare lo stesso una pasta al salmone cremosissima e, insieme, leggera.
Tempo di preparazione e cottura: lo stesso della preparazione della pasta – Difficoltà bassa
Ingredienti della pasta al salmone senza panna, per quattro persone:
- 320 grammi di pasta corta (per me, pennette)
- 100 grammi di salmone affumicato
- 150 grammi di formaggio Philadelphia
- Poco latte
- Sale
- Pepe
Prepariamo la pasta al salmone affumicato:
- Mettete a scaldare l’acqua della pasta
- Tagliate le fettine di salmone a quadretti piccoli e abbastanza regolari
- Trasferite in una pentola il formaggio Philadelphia, allungatelo con qualche sorso di latte e amalgamate tutto insieme. Scaldate il tutto rimescolando spesso, perché non deve bollire
- Quando l’acqua bolle, aggiungete un cucchiaino di sale e buttate la pasta
- Qualche minuto prima di scolare la pasta, aggiungete il salmone tagliato al formaggio fuso, e scaldate bene il tutto, sempre mescolando
- Scolate la pasta, lasciando qualche traccia della sua acqua, condite con la crema al salmone e completate con una generosa spolverata di pepe. Servite subito.
Questa pasta al salmone non vi farà rimpiangere la panna, nemmeno per un attimo! Ė squisita, saporita e molto cremosa.
E se amate le paste cremose, provate queste due ricette: con i fiori di zucca, oppure con il cavolfiore
Edouard Manet, Il salmone (1868)
Buona la pasta con il salmone affumicato! So che alcuni cuochi della tv bocciano questa ricetta perché fa troppo anni ’80, ma a me piace e la cucino abbastanza spesso. Non mi dispiace nemmeno con il Philadelphia, ma di solito uso questa variante quando dimentico di prendere la panna. Quando voglio darmi un tono chic, aggiungo, dopo aver messo la pasta nel piatto, un po’ di uova di lompo.
Ottima di sicuro! Sai che non aveo pensato al Philadelphia? Io mettevo la panna, ma penso che così sia meglio. Grazie 😉
Buono il salmone, però, per sicurezza non andrebbe mai mangiato crudo, in quanto la listeriosi è sempre in agguato (meno nei salmoni affumicati a caldo), quindi una scaldatina a 75° min. ci vuole, giusto un giro in padella.
A meno che… a meno che non vi troviate dalle parti di Bagnoli della Rosandra/Boljunec (TS) dove si può assaggiare il salmone allevato con l’acqua della sorgente di una grotta carsica adiacente, oppure con quella del Timavo/Reka. Le bestie per tutta la loro vita nuotano controcorrente, in pratica è come se fossero sempre in palestra, e non hanno un filo di grasso in eccesso, Va da sé, essendo la filiera produttore-consumatore la più corta possibile, anche la sicurezza alimentare ne trae beneficio, e si può apprezzarlo crudo (carpaccio o marinato).
L’agriturismo che lo produce si chiama Zobec (https://www.zobec.it//intro/).
P.S. Per la pasta col salmone vanno benissimo i fusi istriani, ovviamente lisci, ovviamente locali. 🙂
Grazie dell’interessante indicazione, purtroppo non semplice per me, ma ne terrò conto. Il mio salmone affumicato era di origine “supermercato”, niente di pregiato quindi, e la sua fine in padella è stata, tutto sommato, decorosa. Grazie dell’attenzione ai miei interventi 🙂
Se, terminata la buriana, ti capitasse di passare da queste parti, fammi un fischio, ti farò assaggiare delle cose che voi umani… 😀