Qualcosa di buono, sano, semplice, con un tocco antispreco: l’insalata di farro con gambi di cipollotto e nocciole
Ingredienti:
- 320 grami di farro (che si può benissimo sostituire con il riso)
- 3 gambi di cipollotti
- 1 manciata piena di nocciole
- 2 + 2 cucchiai d’olio evo
- Parmigiano reggiano grattugiato a piacere
Tempo di preparazione e cottura: 30 minuti
Dai gambi dei cipollotti, ho recuperato la parte centrale, più tonica e sana, che ho ben lavato e tagliato a rondelle.
Ho fatto soffriggere dolcemente nei 2 cucchiai d’olio, con l’aggiunta di altrettanta acqua, e quando sono stati teneri (ci mettono davvero pochi minuti) ho aggiunto il farro sciacquato. Ho bagnato con acqua bollente salata, e ho portato a cottura esattamente come si fa con il risotto.
Intanto, ho tritato grossolanamente le nocciole, che ho aggiunto alla fine, a piatto bollente, ma a fuoco spento.
Ho servito subito, ben caldo, sebbene il farro tolleri bene qualche minuto di riposo. Parmigiano a parte per chi non può farne a meno.
Come tutti i resti delle verdure, anche i gambi dei cipollotti sono possono congelare, puliti, e conservare in freezer fin quando non ci servono.
Questo piatto si può fare anche con il riso, secondo il procedimento di un normale risotto. L’uso del farro lo rende un po’ meno vincolato a essere solo un “primo piatto”, ma in sostanza non cambia molto.
Vino: Vermentino della Riviera Ligure di Ponente
Trasformare tutto. Sprecare nulla
Sembra fantastico le nocciole non le immaginavo accoppiate a cipolle e farro… proverò questa ricetta.
Io faccio tanti pasticci, ma quello che pubblico è sicuro 🙂
Questo piatto è la dimostrazione che non ci vuole un portafoglio pieno per mangiare bene, a proposito il tuo dado è magnifico io l’ho cubettato e messo in congelatore per paura che mi durasse tanto visto che siamo sempre in pochi,ho scoperto che non gela.
Grazie, sono contenta. Non gela perchè c’è tanto sale. A me comunque dura mesi in frigorifero normale. Di solito lo faccio in autunno e vado avanti fin quasi all’estate
Buona domenica!
Le code verdi dei cipollotti, se ne ho a sufficienza, le faccio stufare nel burro, tagliate a tocchetti di 3-4 cm, con una leggerissima spolverata di sale, pepe e noce moscata: viene un contorno buonissimo. I cuori sottili verde chiaro poi ci stanno benissimo crudi tagliati a tocchetti in una insalata di riso.
Grazie! Ti segnalo che avevo citato il tuo blog nel post del 22 marzo per la Giornata dell’Acqua. Ti chiedo anche se posso scrivere questi tuoi suggerimenti sulla pagina Fb Il Gusto di non Sprecare, o se vuoi farlo tu direttamente. Grazie ancora
Sì, del post mi era arrivata la notifica.
Su FB non ci sono e non ho intenzione di entrarci; tu ovviamente riprendi tutto quello che vuoi.
Grazie. Segnalerò il tuo blog
Fatto. Copiato e incollato, grazie ancora
https://wp.me/p8KY2P-iD ciao ti ho taggato in un gioco molto divertente:) se ti va passa a dare un’occhiata;)
Mi hai ricordato un aneddoto di famiglia. La sorella maggiore di mia mamma si sprosò agli inizi del 900 ed “entrò in famiglia” Per evidenziare la rusticità di questa nuova famiglia diceva che “i cipollotti si mangiano iniziando dalle foglie, perchè se avanza qualcosa avanza del buono”. E non mi stupirei che quel buono fosse riservato ai maschi!
Hai toccato due bei temi: quello alimentare e quello della (supposta) superiorità maschile. Purtroppo qualche volta continuiamo a mangiare le foglie
Troppo spesso!