Il Calendario dell’Avvento di Primo non Sprecare – Stoccafisso alla Ligure

13 DICEMBRE

Secondo piatto di pesce

Stoccafisso alla ligure

Ingredienti per quattro persone

  • 800 gr. di stoccafisso (già ammollato e tagliato a pezzi dal pescivendolo)
  • 4 grosse patate
  • 6 filetti di acciuga sott’olio (o 3 acciughe sotto sale, da dissalare e diliscare)
  • Una manciata di pinoli
  • Una manciata di olive taggiasche
  • Un quarto di litro di olio evo ligure

Ricetta dello stoccafisso alla ligure

  1. Mettete lo stoccafisso in una pentola capiente, copritelo a filo d’acqua, aspettate che bolla e, appena alza il bollo, toglietelo dal fuoco e scolatelo. Sarà così semplice eliminare lische e pelle. Ma non fatelo bollire oltre il tempo indispensabile, perché perde morbidezza
  2. Nel frattempo, sbucciate le patate, lavatele e tagliatele a pezzi regolari, grandi più o meno come un boccone. Mettetele a bagno in acqua fredda
  3. Pulite lo stoccafisso da lische e pelle e rompetelo, delicatamente, in modo irregolare
  4. Se preferite le acciughe salate, diliscatele e sciacquatele sotto l’acqua corrente
  5. In un tegame capiente, meglio se di terracotta, versate abbondante olio, unite le acciughe e fatele sciogliere nell’olio caldo, rimescolando
  6. Aggiungete ora i pinoli, aspettate che comincino appena a colorire, quindi unite le patate. Fatele insaporire nell’olio per una decina di minuti, infine aggiungete lo stoccafisso
  7. Rimescolate delicatamente tutto insieme, coprite, abbassate il calore al minimo e fate cuocere per circa mezz’ora, rimescolando ogni tanto e controllando che qualche ingrediente non si attacchi al fondo (non succede, se si è stati generosi con l’olio)
  8. Il piatto è pronto quando sentite che le patate sono cotte. Aggiungete alla fine le olive, che devono solo scaldarsi

Servite lo stoccafisso ben caldo

10 pensieri su “Il Calendario dell’Avvento di Primo non Sprecare – Stoccafisso alla Ligure”

  1. Assomiglia al brandacujun (che bontà!).
    Se si ha forza a sufficienza (o si ha a disposizione chi ce l’ha), e non si abita in un appartamento condominiale, l’ideale sarebbe prendere lo stoccafisso intero (rigorosamente Ragno o Lofoten), avvolgerlo in un telo e spappolarlo con una mazzetta o un martello grande. Infatti lo stoccafisso cosiddetto “battuto” è in realtà passato in una sorta di mangano che si limita a spezzarlo trasversalmente, mentre la vera battitura rompe tutte le fibre (praticamente sarebbe possibile accartocciarlo) e rende la carne più morbida. A seguire, due giorni di ammollo con ricambio frequente dell’acqua.
    Ahoj

    1. abito purtroppo in un condominio … a parte tutto, ricordo che mia mamma quantomeno lo ammollava lei, io lo compro già pronto. Spero di non averti dato un dolore 😉

  2. Grazie Paola, ho giusto nel frigorifero in bel filetto e di stoccafisso che aspetta di essere messo a mollo e cucinato, proverò presto questa tua ricetta e ti farò sapere se sarò felice del risultato!! Ciaooo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *