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Carciofi: Tanti modi per recuperare lo scarto

I carciofi sono la mia verdura preferita (credo di averlo scritto qui dozzine di volte), ma sono consapevole che generano una quantità di scarto davvero voluminoso. Così voluminoso che qualcuno si rifiuta di consumarli, innervosito da quanta parte viene buttata via.

Del resto, è inutile tentare di limitare questo spreco: le foglie esterne dei carciofi sono talmente dure e fibrose, anche dopo lunga cottura, che risultano davvero indigeste.

Ecco allora qualche idea per recuperarle, con facilità e semplicità, ovviamente ricordandosi, prima, di pulirle e lavarle molto bene.

  • Brodo vegetale: fate bollire le foglie esterne, e quelle della barba centrale, di tre carciofi in un litro e mezzo circa di acqua leggermente salata, per circa 20 minuti. Filtrate e conservate il brodo vegetale che avete ottenuto, ottimo per preparare un minestrone o portare a cottura un risotto
  • Decotto: fate bollire una manciata di foglie esterne di carciofo, in mezzo litro scarso di acqua, per 30 minuti, a pentola coperta. Spegnete il fuoco e lasciate in infusione ancora qualche minuto. Filtrate e bevete questo ottimo disintossicante del fegato e regolatore del colesterolo. Se la bevanda fosse troppo amara, addolcite con un cucchiaino di miele
  • Granulare per insaporire piatti diversi, dal risotto allo spezzatino: fate seccare (nell’essiccatore, al sole se c’è, o in forno statico a 60° per circa due ore) le foglie esterne dei carciofi. Quando avranno perso perfettamente l’umidità, frantumatele con le dita fino a ottenere delle briciole. Raccoglietele e conservatele in un vaso di vetro (e in questo modo conservo il profumo dei carciofi anche dopo che la loro stagione è finita).
  • Brodo vegetale con le foglie seccate: con queste “briciole” potete preparare un brodo vegetale, semplicemente aggiungendole all’acqua bollente salata (tre cucchiai per litro di acqua). Alla fine filtrate il liquido. Se oltre al carciofo disidratato usate altre verdure, mettete le briciole dentro un sacchettino di tulle ben chiuso.
  • Tisana disintossicante: lo stesso procedimento, le stesse “briciole”, e la proporzione di un cucchiaio per tazza, da lasciare cinque minuti in infusione nell’acqua bollente. Anche in questo caso,si addolcisce con un cucchiaino di miele.
  • Soffrite di stitichezza? Allora conservate anche le foglie del fusto del carciofo: fatele lessare per una decina di minuti e bevetene l’acqua. Attenzione perché è molto efficace.

Bene, spero di essere stata utile. Sarebbe un vero peccato rinunciare a una verdura così ricca di sali minerali e vitamine, così benefica per il nostro organismo!

carciofi nell'arte
Renato Guttuso, Carciofi, 1966