- Perché ho aperto un blog di cucina anti spreco?
Penso che lo spreco alimentare rappresenti, oggi, un problema etico e pratico di grande importanza: siamo sempre di più, dobbiamo alimentarci, ma le risorse diminuiscono a causa di sfruttamento intensivo, cementificazione e altre politiche dannose. Dobbiamo prenderne coscienza e agire.
- Cosa intendo esattamente per ricetta anti spreco?
Propongo ricette che riciclando gli avanzi, recuperano gli scarti, ma non dimentico mai l’alta qualità del risultato finale, e l’originalità del suggerimento. Insomma, le polpette sappiamo farle tutti, no? Allora facciamo altro.
- Che senso ha il risparmio domestico, che necessariamente ha quantità limitate?
Siamo ormai a un punto per cui buttare anche un frutto deve farci riflettere: in quel frutto c’è la coltura, l’acqua di irrigazione, l’energia del trasporto e della conservazione. Con lo spreco alimentare tutto questo va buttato, non solo i soldi spesi per acquistare quel frutto.
- E il risparmio del tempo, che è così importante?
Tutte le mie ricette riportano qualche piccolo trucco per risparmiare tempo. Per esempio, suddividere la preparazione in più momenti permette di preparare piatti più impegnativi anche a chi in casa sta poco, per motivi di lavoro o altro.
- Quanto senso ha l’autoproduzione?
Preparare i cibi in casa, anche quelli che siamo abituati ad acquistare pronti, offre il grande valore di conoscere tuti gli ingredienti, di modulare la preparazione a nostro gusto, e di risparmiare notevolmente in termini economici.
- Quali sono i passaggi fondamentali per imparare a non sprecare?
Prima di tutto l’ordine in frigorifero e in dispensa, per avere sempre presente l’ammontare delle scorte e degli eventuali avanzi. In secondo luogo, bisogna imparare a guardare tutto il cibo, anche quello non più freschissimo, con gli stessi occhi, e riconoscergli grande dignità. Infine (anche se può sembrare un controsenso) non farne un’ossessione, perché si corre il rischio di stancarsi e abbandonare.
- Quali sono invece i principi fondamentali per una sana alimentazione?
Semplice: il piatto ideale dovrebbe essere pieno per metà di vegetali, per un quarto di proteine e per un quarto di cereali, meglio non raffinati. Naturalmente possiamo spalmare queste proporzioni in un arco di tempo ampio, anche di più giorni; l’importante è mantenere l’equilibrio.