Sicuramente conoscete tutti le friselle
La frisella è un tarallo la cui caratteristica risiede nell’essere cotto al forno due volte
Questa doppia cottura le conferisce una particolare in intensa croccantezza: infatti le friselle non si mangiano, al naturale, ma si ammorbidiscono con una spruzzata di acqua e si condiscono con ingredienti umidi, principalmente le verdure.
Le friselle sono originarie delle regioni più meridionali del nostro Paese, ma ormai si trovano, e si gustano, ovunque.
Se volete cimentarvi a prepararle in casa, vi dico già che fare le friselle è semplicissimo.
Queste sono le friselle fatte in casa di Primo non Sprecare
Tempo di preparazione 1 ora – Tempo di lievitazione 5 / 6 ore – Tempo di cottura 50 minuti – Difficoltà medio bassa
Gli ingredienti per circa 20 friselle
- 320 grammi di farina 0
- 200 grammi di semola di grano duro
- 8 grammi di lievito di birra fresco (o 1 cucchiaino di lievito di birra secco a lunga lievitazione)
- 1 cucchiaino colmo di sale
- 300 grammi circa di acqua
La ricetta delle friselle
- Preparate gli ingredienti pesati: le due farine, il lievito e l’acqua
- Versate 1/3 dell’acqua in una ciotola, sciogliete il lievito, unite 4 cucchiai colmi di farina 0, mescolate accuratamente, coprite con la pellicola e mettete a lievitare per un paio d’ore a temperatura ambiente.
- Trascorso questo tempo, il lievitino è pronto: si presenterà con tante bollicine in superficie
- Versate le due farine e il sale nella planetaria e mescolate bene
- Unite il lievitino e buona parte dell’acqua
- Cominciare a impastare, a mano o con la planetaria, e se necessario l’acqua necessaria per ottenere un impasto morbido e molto sodo
- Dategli la forma di una palla, chiudetelo in una ciotola coperta e lasciate lievitare il tutto per altre tre ore
- Riprendete l’impasto, che sarà più o meno triplicato di volume, e dividetelo in tante porzioni da circa 70 grammi l’una
- Date a ogni porzione la forma di una sfera appena schiacciata alla base. Come si fa? Semplice, afferrate l’impasto nel palmo della mano e fatelo rotolare sulla superficie della spianatoia, proprio come fate con il mouse del computer. In pochi secondi la vostra cupoletta di pasta è pronta
- Fate, in ogni sfera, il caratteristico buco centrale del tarallo, trasferitele tutte in un tegame capiente foderato con la cartaforno
- Coprite il tutto con una salvietta e fate proseguire la lievitazione per un’altra ora
- Accendete il forno a 200°
- Riprendete le friselle, allargate un po’ il buco centrale e passatele nel forno caldo per circa un quarto d’ora
- Estraete il tegame dal forno, tagliate a metà le friselle in orizzontale, proseguite la cottura per un’altra mezz’ora, a temperatura un po’ più bassa (180°)
- Le friselle sono pronte quando si presentano ben dorate e croccanti
Lasciate raffreddare le friselle e preparatevi a gustarle.
Immergetele molto velocemente in acqua fredda, proprio pochi secondi, e scolatele bene. In questo modo le friselle assorbiranno la giusta umidità per diventare morbide, senza perdere l’aspetto croccante.
Il condimento classico delle friselle è costituito dal pomodoro fresco a pezzetti, olio, sale, origano o basilico profumati.
Questa farcitura vegetale si può arricchire con qualche filetto di acciuga sott’olio
In ogni caso, tutte le verdure cotte e condite sono buone con le friselle. Io le ho preparate con foglie di catalogna saltate in padella, squisite!
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Le friselle sono perfette come base per la panzanella o la pappa al pomodoro
CONSERVAZIONE E RECUPERO
Le friselle fatte in casa si conservano per tre o quattro giorni, chiuse in un sacchetto di plastica
Questa mia ricetta è anche sul sito Non Sprecare
Che buone le friselle anche solo con il pomodoro e l’olio
hai proprio ragione!
Yum! These look absolutely delicious!
Did you know this Italian specialty?
Buone!!
Pensa che io non le conoscevo e le ho assaggiate per la prima volta quando la mia vicina di casa me ne ha portata qualcuna dalla Puglia. Ovviamente è stato un grande sì!
Dici che riesco a farle anche da sola? Ci proverò!
GRAZIE
Se ci sono riuscita io … certo che sì, saranno anche migliori 😉 Grazie cara Claudia