Il gulash è un piatto famosissimo della tradizione ungherese, ricco di spezie e di profumi.
Per interrompere un po’ la tradizione del Natale, perché non inserire questo spezzatino, facile da preparare e così appetitoso?
Il gulash ha il pregio di poter essere preparato prima, anzi, la preparazione in anticipo lo rende ancora più buono: una grande comodità.
Nella mia versione, la ricetta del gulash è un po’ meno speziata che nell’originale, più vicina ai nostri gusti … o almeno a quelli della mia famiglia
Questo è il gulash all’italiana di Primo non Sprecare
Tempo di preparazione e cottura 3 ore circa – Difficoltà bassa
Gli ingredienti per quattro persone:
- 1 kg. di polpa di manzo, già tagliata a spezzatino dal macellaio
- Farina
- Olio e.v.o.
- 125 g. di passata di pomodoro
- ½ kg. di cipolle
- 2 cucchiai aceto
- 1 bicchiere di vino rosso
- 2 spicchi d’aglio
- 2 foglie di alloro
- 1 cucchiaino di cumino
- 1 cucchiaino di paprica
- Brodo di carne
- Sale, pepe
Gulash all’italiana, procedimento:
- Infarinate bene i pezzetti di carne
- Scaldate qualche cucchiaio di olio e.v.o. in una casseruola che contenga comodamente la carne, e fatela rosolare bene su tutti i lati. Estraetela dalla pentola e tenetela da parte, possibilmente al caldo
- Pulite le cipolle, affettatele sottili, preparate uno spicchio d’aglio e mettete tutto nella casseruola usata per la carne. Se il fondo fosse tropo asciutto, aggiungete un po’ d’olio
- Fate cuocere le cipolle a fuoco dolcissimo, perché devono ammorbidirsi senza bruciare: al bisogno unite qualche sorso d’acqua
- Quando le cipolle appaiono ben cotte, unite la carne, spolveratela ancora con un paio di cucchiai di farina e con la paprica, aggiungete la passata di pomodoro e amalgamate molto bene tutto
- Sfumate con l’aceto e con il vino, e quando l’alcool sarà evaporato unite l’alloro, il cumino e abbastanza brodo da coprire a filo la carne
- Coprite e lasciate cuocere per almeno due ore, controllando ogni tanto
- Trascorso questo tempo, regolate di sale e, se il sugo si presentasse troppo liquido, togliete il coperchio e fate evaporare un po’
- Il gulash è pronto quando la carne è tenerissima e il sugo cremoso
Servite il gulash all’italiana bollente, con il suo sugo generoso, accompagnato da un purè di patate o, se vi piace, da una porzione di polenta
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Data la lunga, benchè facile, preparazione, vale la pena farne una quantità abbondante per averlo pronto una seconda volta
CONSERVAZIONE E RECUPERO
Il gulash all’italiana si conserva tre o quattro giorni in frigorifero, e si riscalda in pentola
Nooooooo, sacrilegio!
Goulash all’italiana non si può nemmeno sentire, sarebbe come dire amatriciana alla boema o sguazeto alla tirolese.
😀
Scherzi a parte, lasciando perdere la versione originale magiara che è molto brodosa, non è che il goulash versione austroungarica sia poi così pesante.
In primo luogo il taglio, che dev’essere muscolo di spalla (il cappello del prete è ottimo), meglio “taglio bianco”, ossia con abbondanti venature di grasso.
La cipolla, abbondante (¾ del peso della carne) e tagliata grossolanamente, va fatta imbiondire e appassire nel grasso di maiale, e stai tranquilla che a fine cottura si sarà completamente amalgamata col sugo.
La rosolatura dei dadi di carne va fatta a fuoco molto alto, girando continuamente. In questo modo non serve farina, e la carne viene cauterizzata, mantiene i succhi e non rischia di diventare stopposa.
Solamente dopo questa prima fase vanno aggiunti il sale, la paprica e gli odori (lauro, maggiorana e rosmarino legati a mazzetto). A questo punto si procede a sgrassare il fondo di prima cottura con un cucchiaio, e quindi si può aggiungere la passata diluita in acqua caldissima (una volta si usava la conserva).
Si mette il coperchio e si procede a fuoco molto lento per un paio d’ore (almeno).
Di più non serve.
Ahoj
🙂
Mi cospargo il capo di cenere, e prometto di organizzarmi al più presto per fare e provare la tua ricetta. Grazie 🙂
Se hai problemi nell’appassimento dela cipolla, dato che il grasso di maiale si scalda molto di più dell’olio, puoi aggiungere ogni tanto un niente d’acqua per rallentare il processo e imbiondire la cipolla senza rischiare che si bruci (catastrofe galattica).
Il “niente” è un’unità di misura speciale che sta tra “fià” e “ninin”, grossomodo un cucchiaio. Il grasso si accanisce sull’acqua e tratta con più gentilezza la cipolla.
Ahoj
🙂