Gli ingredienti, per quattro persone:
- 6 triglie
- 6 cucchiai di olio evo
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- 320 gr di spaghetti
Tempo di preparazione: 20 minuti per sfilettare le triglie, 5 minuti per il soffritto
Tempo di cottura: 10 minuti scarsi
La triglia è un delizioso pesciolino snello, il corpo ricoperto da squame rosa e dorate, insomma un pesciolino molto carino a vedersi, e altrettanto buono da mangiare, con carni saporite ma delicate. Soffre di una ingiusta discriminazione, si dice che sia pieno di spine fastidiose distribuite un po’ dappertutto. Non posso dire che sia sbagliato, ma dopo la cottura queste piccole spine diventano talmente tenere che non disturbano affatto, direi che proprio non si avvertono.
Per preparare questo sughetto di triglia, è necessario che il pesce sia sfilettato, operazione che si può richiedere al pescivendolo, o che si può fare facilmente in casa con l’aiuto di un coltello affilato (perfetto quello di ceramica). In ogni caso, chiedete al pescivendolo che almeno pulisca il pesce dalle interiora!
Purtroppo la sfilettatura del pesce comporta che un pochino della sua carne vada sprecata, ecco perchè, se appena si ha un po’ di tempo e un minimo di voglia, è meglio farsela da soli, cercando di recuperare quanta più polpa possibile. Non è difficile, anzi: si taglia via la testa del pesce, lo si apre e appiattisce su un tagliere e, con il coltello, si taglia via la polpa sfilandola dalla lisca centrale. Ora, a differenza del pescivendolo che recupera solo i filetti e butta il resto, a casa si può intervenire manualmente raccogliendo qualche pezzettino rimasto tra le lische.
Lavate bene i filetti (e i pezzetti recuperati) delle triglie, sentirete che si staccheranno molto facilmente anche le squame.
Fatto questo, sappiate che la parte difficile è finita.
Mettete su l’acqua della pasta.
Tritate finemente aglio e prezzemolo e soffriggeteli delicatamente nell’olio per un minuto o due, non devono assolutamente bruciare. Aggiungete la polpa delle triglie che avrete tagliato e sminuzzato a pezzi molto piccoli, e fate cuocere il tempo necessario (pochissimo) perchè la carne del pesce, da trasparente, diventi bianca. Spegnete, il sughetto è pronto. Scolate gli spaghetti e fateli insaporire.
Assaggerete il sapore del mare.
Variazioni sul tema: Potete arricchire questo sugo con una piccola dadolata di pomodoro fresco, da far cuocere qualche minuto nel soffritto, prima di aggiungere il pesce. Solo in questo caso è permesso aggiungere una punta di peperoncino.
Vini: Sauvignon, Vernaccia di San Gimignano
Che delicatezza, amica mia. Le triglie in un sugo così fine, così piacevole…! Complimenti e felice inizio di settimana! <3
Grazie cara, spero lo proverai presto. Fammi sapere. Un abbraccio